martedì 9 novembre 2010

Una settimana fa

Su Scusamamma parlo di moto, divertimenti, passatempi. Condivido una passione per un hobby, ma vorrei che questa pagina non fosse solo questo, specie quando accadono cose ben più grandi di noi e specie quando queste cose toccano chi ci sta vicino, la nostra gente, i nostri amici, talvolta i nostri vicini di casa.
Il 1 novembre scorso, mentre andavo a Milano ad assistere alla presentazione della Ducati, mi è giunta la notizia che i fiumi Alpone e Tramigna, oltre a molti altri fossi delle mie zone, avevano esondato. Il paese dove vivo non era stato sfiorato (anche perché il fiume più vicino è l'Adige e sarebbero stati guai molto grossi...). Ho passato la settimana a inseguire le novità dell'EICMA, interessandomi soltanto marginalmente a cosa stesse succedendo tra Verona, Vicenza e Padova. Sui giornali quasi non trovavo notizia e i telegiornali ho smesso di guardarli da tempo: la maggior parte ha perso non solo ogni credibilità ma persino ogni decenza giornalistica. Così sono finito col pensare che in fondo non doveva essersi trattato di un disastro.

Quando sono tornato ho capito, invece, che in tutta la settimana mi era stata nascosta la verità, che io per primo l'avevo ignorata rendendomi in qualche modo complice del disastro.

Non ho voluto parlare dell'alluvione del 1 novembre fino a che non ci fosse stato un messaggio di speranza e il video di Renato Zanardo lo è. Non ci conosciamo, ma desidero comunque ringraziarlo per il suo racconto. Infine vorrei dare un grosso in bocca al lupo a tutti i miei vicini di casa che non sono stati fortunati come me.

Così Renato Zanardo descrive il suo video:

Il commento a questo video è stato scritto dall'autore, non è una posizione ufficiale, è soltanto un'opinione di un cittadino residente in Veneto. Se non si condivide questo commento, poco importa, il video descrive comunque una realtà oggettiva.

Se un popolo ha la capacità di riprendersi, dovrebbe essere portato come esempio. Non dovrebbe essere indispensabile lasciarsi morire perché gli altri si accorgano del dolore che provi, di cosa ti sia costato rialzarti e tornare a camminare. Nemmeno una persona, anche tra quelle più colpite, ha pensato di fermarsi ad attendere una anima pia che l'aiuti, perché l'attesa sarebbe stata molto più dolorosa che affrontare il fiume di petto. Tuttavia la solidarietà presente nel DNA del popolo Veneto è la prima a rivendicare il proprio diritto alla vita e non è raro che quando capita qualcosa nella nostra penisola, per quanto distante sia, un veneto si alzi lasciando la cena a metà, lasciando moglie e figli per andare a ricostruire una città. Tutto questo nella consapevolezza che pochi ricambierebbero. Se c'è un po' di equità, allora che ci arrivi un segnale. Altrimenti non moriremo, ci arrangeremo come sempre, ma non venitemi a parlare di unità d'Italia. Le Italie sono molte e che ognuno si tenga la sua.

4 commenti:

  1. Incredibile!! Ora sono tutti italiani laggiù? Ma la secessione? E Zaia?

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  2. Laggiù intendi oltre il Po?
    Gigino ti prego non farmi parlare della Lega, di secessione e di governatori regionali...
    C'è un fatto che, per una volta e me ne preoccupo, mi ha visto concordare con Zaia: non c'è stata alcuna attenzione mediatica per questa alluvione e, di conseguenza, sembra che nessuno faccia nulla o che peggio non sia successo nulla. Viviamo in una perversione dei media, ma sarebbe un argomento troppo lungo...
    Quello che volevo sottolineare linkando il video è la forza di volontà e di cooperazione di questa gente che non ha atteso aiuti, senza per questo fare paragoni con altri sciagurati che hanno subito catastrofi anche peggiori. Credo che sia una bella occasione, soprattutto per la Lega che ora è al governo, di dimostrare quanto si può fare e quanto tiene al Veneto... Già perché finché a Roma c'erano gli altri era facile prendersela con Roma Ladrona, ma adesso? Non dimentichiamoci che una buona fetta di elettorato Lega e PDL sta proprio da queste parti.
    Questioni elettorali a parte c'è un detto che si usa spesso e che incarna bene lo spirito della gente di qui: aiutati che il ciel ti aiuta.
    Hai letto stato o governo?

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  3. Premetto che una disgrazia del genere non la auguro a nessuno.
    Quello che mi fa incazzare è l'ipocrisia di un sacco di persone.

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  4. Per quello hanno inventato splendidi attrezzi come i lanciafiamme.

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