domenica 21 novembre 2010

Il lusso è in ripresa

Ieri ho scoperto che il settore del lusso è in ripresa. O meglio, ieri ho scoperto che, prima di ieri, il settore del lusso era in crisi. A quanto pare il 2009 è stato anno orribilis proprio per tutti i comparti industriali e artigianali, anche quelli legati al mondo del lusso e dell'extra-lusso o del lusso al quadrato, quelli, cioè, che abitualmente vengono ammirati come paradisi che non conoscono difficoltà economiche. E invece non è così, se c'è crisi c'è crisi per tutti.
Per fortuna il peggio pare scongiurato e il tepore di questa nuova consapevolezza mi ha consentito di passeggiare serenamente tra gli stand di “Luxury Christmas Preview” e “Luxury Garage”, esposizione fieristica che si tiene questo week-end a Vicenza e “Autumn Edition” della più nota “Luxury and Yachts”, ovvero la “Spring Edition” del Salone Internazionale del Lusso che si tiene a Verona (www.luxuryyachts.it). Se non vi è chiaro è perché, forse, non masticate bene la lingua del lusso, quindi è un problema vostro.
Nella “Autumn Edition” vicentina, era esposta, in un allestimento esclusivo, una selezione di desideri esclusivi, così esclusivi che, anche chi non ha ancora sufficiente dimestichezza con la materia lusso, possa riconoscere trend e acquisire nuovi sogni materiali, nel mentre chi questa dimestichezza già la possiede per genetica, possa decidere cosa mettersi in soggiorno o in garage per superare la noia e l'imbarazzo delle conversazioni invernali. È ovvio che, data la mia scarsa predisposizione a quadri tessili sud coreani, porte indiane, biciclette in pelle trapuntata e hi-fi a forma di cane, il mio interesse fosse più che altro rivolto alla sezione “garage” dell'esposizione anche perché di yachts non c'era manco l'ombra (totale 3 motoscafi, belli, ma 3 motoscafi). È meno ovvio che nella suddetta sezione garage (e in tutta la fiera) si trovassero alcune vetture sportive (magari ci facciamo un post a parte) e la bellezza di 9 motociclette, nell'ordine: una replica della RSV di Max Biaggi, due Victory, uno Spyder Can-Am (che tecnicamente non è neppure una moto), quattro chopper esposti da un verniciatore, una MV Agusta F4 “un po' particolare” e la Icon Sheene, una special tributo al compianto Barry. Non mi soffermo sull'Aprilia Campione del mondo SBK, né sulle custom, quanto piuttosto sulle ultime due elencate.
La prima risponde al nome di Superlativa (foto a sinistra) e infatti, appena l'ho vista, ho pensato proprio che come cazzata fosse decisamente superlativa: è la peggiore MV Agusta mi sia mai stato dato occasione di vedere in vita mia. Perché? È integralmente rivestita di madreperla, servono altre spiegazioni? Posta sulla tomba di famiglia, però, vi farebbe fare un figurone, altro che angioletti o croci.

La Icon Sheene è invece, lo ammetto, il vero motivo che mi ha convinto ad andare fino a Vicenza.
Per chi non ne avesse ancora sentito parlare riassumo: hanno preso un motore Suzuki GSX 1400, ci hanno attaccato un turbo, tirando così fuori 250 CV e rendendola la moto immatricolabile più potente al mondo; poi hanno fatto fare un telaio all'ex telaista di Barry Sheene, lo hanno cromato (il telaio mica il telaista) e hanno costruito una carena in fibra di carbonio e alluminio (che ricorda vagamente una Katana 1100). Infine hanno decorato il tutto con cerchi in fibra di carbonio, verniciatura nera satinata e svariate placche che commemorano il celebre papero, portafortuna del pilota Suzuki. In altri termini una bella tamarrata da circa 120.000 euro.
Ho chiacchierato un po' con il padre della Icon Sheene, Andrew Morris, che mi illustrava come lo scopo fosse unicamente onorare la memoria del grande campione con una creazione incredibile e ultra potente. Ne verranno costruite 52, come gli anni vissuti da Sheene, finite le quali il signor Morris non ha ancora deciso cosa fare, ma probabilmente tornerà a più miti occupazioni. (www.inconsheen.com)
Peccato, magari la prossima gli veniva fuori un pochino meglio.

p.s.: l'immagine dello struzzo non è una provocazione dell'autore di questo blog, ma l'immagine scelta dall'organizzazione dell'esposizione Luxury and Yachts. Per cui se vi fa ridere, non è colpa mia.

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