mercoledì 13 ottobre 2010

Chi ha paura del Diavel?

Ormai non si poteva fare altrimenti: la Ducati quest'anno è costretta a giocare di anticipo e a rivelare al mondo la principale novità 2011 ben prima dei termini prefissati, ovvero il Salone di Milano. Una "fuga di notizie" prima, gli scatti rubati in Emilia poi, per finire con l'incidente accorso a un collaudatore a Imola ai primi di settembre, hanno tolto ogni suspense sulla nuova arrivata, battezzata Diavel ovvero diavolo in dialetto bolognese, un nome che, se non altro, non sembra esserle stato finora di buon auspicio. Lungi dal voler fare gli scaramantici o dal voler affrontare i temi dell'occulto, come al solito mi preme molto di più concentrarmi su questo nuovo oggetto dei desideri. Avrà successo? Non lo avrà? Ci serve una moto così? Non ci serve? Piacerà?

Voglio provare a fare il veggente.
La Diavel sarà una roadster, ovvero quella terra di mezzo talvolta esplorata, talvolta indicata come l'eldorado e altre volte considerata più semplicemente né carne né pesce, che sta tra le naked e le custom. Vedo già l'orrore negli occhi di alcuni ducatisti al termine custom; niente paura non è una parolaccia e comunque niente pedane avanzate, tranquilli. Avrà il motore Testastretta 11°, ovvero il più evoluto tra i bicilindrici bolognesi, quello che equipaggia la Multistrada 1200. E' un motore potente (150 CV) e carico di personalità, in pieno stile Ducati, ma allo stesso tempo molto più morbido e fluido del Testastretta originale. Sarà ricca di tutte le diavolerie tecniche che si possono desiderare, come ABS, controllo di trazione e, immancabile, il riding mode, il sistema che ti permette di gestire più mappature di centralina e sospensioni. In Ducati parlano anche di comfort e di posizione di guida comoda, come a lasciar intendere che se vi siete rotti la schiena con il Monster non dovete per forza volere la Multistrada...

In effetti da qualche tempo si parla con sempre più insistenza di turismo, comodità e non solo di potenza. Finora quando si parlava di turismo, però, automaticamente si glissava sull'argomento stile, come a dare per scontato che una moto comoda fosse anche brutta. A quanto pare ultimamente non è più così, se da più fronti si vedono spuntare moto pensate per far bella figura davanti al bar ma allo stesso tempo portarti in vacanza, almeno per un week-end.
(Il motociclista sta riscoprendo il piacere della vacanza in moto? Questo potrebbe essere un buon argomento per un altro post... Ma ora ritorniamo sulla Diavel)

Ma a chi darà fastidio la Diavel? Provo a fare una lista di possibili nemici in ordine alfabetico, scorrendo il listino...
  1. Aprilia... mah... forse la Tuono, ma neppure poi tanto, parlano linguaggi diversi.
  2. BMW K 1300 R: più caccia bombardiere e sportivo, ma qualche affinità c'è.
  3. Buell... mmm troppo tardi.
  4. CR&S Duu. Bingo. La Duu è stata annunciata ben prima della Diavel e come la Ducati la vedremo all'EICMA. Tra le due ci sono molte cose in comune a livello filosofico diciamo, ma ci sono anche importanti differenze.
  5. Ducati Monster 1100. Un po' di concorrenza domestica è inevitabile.
  6. Harley-Davidson XR1200X ma soprattutto V-Rod Muscle. Estetiche diverse, ma pubblico in alcuni casi confinante.
  7. Moto Guzzi Griso 8V. Sta tremando, per lei potrebbe essere un colpo molto duro.
  8. MV Agusta Brutale: metti metti che la Diavel mi diventa uno status symbol, che famo?
  9. Yamaha V-Max: fortunatamente non hanno più bisogno di venderne.
C'è da scommettere, però, che la Diavel rubacchierà clienti anche a naked potenti e sportive in crisi mistica e forse riporterà verso il prodotto italiano anche chi era indirizzato all'american style. Staremo a vedere, per il momento si preannuncia come una delle novità più interessanti del 2011.

Nel frattempo la Ducati ha aperto una pagina sulla Diavel qui: http://www.ducati.it/news/ducati_diavel/2010/10/12/1827/index.do


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