lunedì 26 aprile 2010

Vigevano - Pavia


Prologo
Ieri, domenica 25 aprile, avrei dovuto svolgere il mio dovere: sedermi in poltrona e seguire le gare di Assen della Superbike, e possibilmente Supersport e Superstock, e riportare prontamente i risultati sul nostro sito. Però fuori c'era il sole.
Ho fissato il cielo terso e ho pensato che, in fondo, a chi interessa se Real-Bikes fa o meno puntualmente il punto sulle gare della SBK? Voglio dire, in rete ci sono fior fior di siti che riportano tutto quello che c'è da sapere, vuoi che gli orfanelli di Real-Bikes non trovino dove placare la loro sete di conoscenza in materia? Così, dopo essermi costruito un alibi morale, ho infilato il casco in testa e accomodato la fidanzata sulla sella e sono partito anch'io per una gitarella domenicale. Avendo poco tempo a disposizione ho optato per la campagna pavese, a uno sputo da Milano, per un itinerario che vale un pomeriggio.

Milano - Vigevano - Carbonara al Ticino - Pavia - Milano

Km percorsi: circa 140

Cosa c'è da vedere?
Soprattutto Vigevano: cittadina tranquilla e accogliente ha una delle piazze più belle d'Europa, Piazza Ducale, autentico gioiello rinascimentale e teatro dello struscio domenicale. Vigevano offre poi altre attrattive, come il Castello Sforzesco e il Palazzo Sanseverino oltre che la Torre del Bramante e il Duomo di Sant'Ambrogio.
Usciti dalla cittadina si costeggia il Parco del Ticino e il corso del fiume e ci si può inoltrare tra le contrade e la vegetazione alla ricerca di una trattoria o un agriturismo o anche solo un angolo dove fare una sosta. Da Carbonara al Ticino, per esempio, si può raggiungere Pavia attraverso una stradina stretta e affascinante immersa nel verde.
La città di Pavia è piacevole, frequentata da giovani universitari e quindi allegra, e offre molti spunti storico culturali. Anche se, personalmente, preferisco starmene stravaccato al parco di Borgo Ticino, nella zona sud della città.

Come sono le strade?
Piuttosto dritte, piuttosto trafficate e piuttosto monitorate dalle Forze dell'Ordine. I limiti di velocità in alcuni punti sono medioevali. La statale che collega Pavia con Milano, poi, è tristemente nota a tutti gli automobilisti della zona, sempre fermi in colonna. L'asfalto è solo discreto e, in alcuni punti, è proprio orrendo. Di contro si è portati a moderare la velocità e a guardarsi attorno, il che non è un male.

Perché andare?
Perché non avete niente da fare o perché vi spaventa affrontare un viaggio troppo lungo. Il vantaggio di questo itinerario è che lo può fare chiunque con qualunque mezzo, anche un cinquantino. Anzi, l'ideale credo sia proprio affrontarlo con una bella Vespa d'epoca.

Perché non andare?
Perché le strade sono noiose, costellate di velox e invase da automobilisti della domenica.

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