giovedì 1 ottobre 2009

Qualcosa di nuovo


La Brutale ha un po' rotto i maroni. In senso buono intendo. Sembra che qui in Italia quando si fa una moto dall'estetica superlativa e originale si viva poi nell'angoscia di poterla rovinare. Pensate al Monster: in Ducati ci hanno messo 14 anni prima di rovinarlo. Il risultato non è stato poi nemmeno così deplorevole, almeno dal punto di vista stilistico. In MV Agusta per anni hanno cercato di sfornare sempre nuove Brutale nel terrore di cadere nell'errore (e con un occhio sempre sul portafogli) facendo di necessità virtù. Una mano di arancione, una decal nuova, una messa a punto al motore e via così. Mica come i giapponesi che ogni due anni stravolgono e uccidono senza ritegno le loro moto per forzare il mercato. Ogni anno una nuova Brutale ma è la stessa dell'anno prima.
D'altronde come dare torto ai Castiglioni & Friends? Alla faccia dei soldi che costa la Brutale è sempre stata venduta bene e se non fosse per lei la MV non sarebbe riuscita a tirare avanti con le sole F4.
L'arrivo della Harley-Davidson comincia però a mostrare qualche risultato. In questi giorni è stata infatti presentata la Brutale 2010. Per prima cosa si può notare l'insolito periodo scelto per la presentazione: come da consuetudine harleysta le novità arrivano prima dei saloni invernali. In genere la gamma americana esordisce in estate, una scelta che comporta una differenziazione rispetto a tutte le altre case. In secondo luogo per la prima volta nella storia della Brutale si può effettivamente parlare di un restyling! Non ho avuto ancora il piacere di vedere da vicino la nuova Brutale, ma dalle foto mi sembra che il lavoro dei designer sia stato molto delicato e appropriato. In pieno stile H-D sono cambiati solo i dettagli: la visione d'insieme restituisce immediatamente quella che è per tutti una Brutale. Ma da vicino ci si può gustare una linea totalmente ridisegnata con finezza. Non so se il merito sia da dare totalmente alla Harley-Davidson ma il risultato mi sembra comunque un ottimo segnale per il futuro della MV.
Non mi inoltro tra i particolari tecnici, le due cilindrate e le due versioni, il traction control eccetera. Mi interessava soltanto considerare che talvolta si può aggiornare un mito dello stile senza perdere la testa.

foto MV Agusta.

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